Intervista ad Aurora Montioni
Ho appena finito di leggere “La contorsionista” di Aurora Montioni, della Protos Edizioni. È una raccolta di poesie, intervallate da alcune riflessioni e aforismi. Il tema principale è l’amore che si nutre per una persona (alcune poesie sono delle dichiarazioni d’amore potenti, a tratti struggenti), con diverse declinazioni: quello fugace ed intenso, quello perso, quello perso poi ritrovato, quello profondo, quello che prende per mano e conduce, come una bussola. Tuttavia è presente anche l’amore per l’arte, in particolare per la scrittura.
La scelta grafica all’interno del volume, lo impreziosisce in modo originale e mi ha colpita molto, però non dirò nulla per non rovinarvi la sorpresa; infatti, vi consiglio vivamente di acquistarlo: vi immergerete in un universo di profondità.
Ho il piacere d’intervistare l’autrice.
Aurora, vuoi parlarci de “La contorsionista?”
“La contorsionista” come dicevi tu, è una raccolta di poesie ed aforismi. Il titolo fa riferimento ad una contorsione mentale, dunque metaforica. Li ho scritti in tempi diversi a seconda dell’ispirazione del momento, dettata da alcune situazioni che vivevo. Si intrecciano tra loro e sono frutto di un pensiero caotico, di un flusso, non c’è nulla di ragionato, infatti hanno visto luce in una manciata di secondi.
Un tema ricorrente è il non sentirsi in sintonia con il mondo, di non riconoscersi in esso. È lo scotto da pagare per avere una spiccata sensibilità?
Sicuramente, ma anche una forte ribellione. La sensibilità permette di percepire certi aspetti che sfuggono ai tanti però, allo stesso tempo, mostra che in essi non ti riconosci. Da qui nasce una sorta di rivolta verso il mondo, così come lo vediamo e lo viviamo quotidianamente. Per questo motivo cerco di affrontarlo in maniera completamente diversa, analizzando angolazioni invisibili agli altri.
“Voglio essere donna creativa e risoluta.” Per una società che ci vuole etichettare in categorie ben definite, è una contraddizione. L’essere umano, in realtà, è un universo complesso e può essere il “tutto e niente” altro tema che si ritrova tra i tuoi scritti. Cosa ne pensi?
Dobbiamo uscire dagli stereotipi che la società ci impone. Tuttavia, i miei scritti rispecchiano un istante della mia vita e, in quel momento, sentivo di dovermi riconoscere in uno schema perché mi sembrava giusto.
“Soffrire per scrivere, una strada incerta come la mia anima.” La scrittura per te è sofferenza perché incarna la difficoltà di un mestiere bellissimo ma incerto, o perché è la massima espressione di sé, è viscerale?
Non è sofferenza perché è tortuosa anzi, più la strada è complicata e più è bella per me. Gli ostacoli non mi hanno mai spaventata. Scrivere è lo specchio di se stessi, è come mettersi a nudo. A volte è doloroso, ti rendi conto delle tue criticità, delle difficoltà, ma anche della tua profondità che, non sempre viene capita dagli altri. Per me scrivere è sanguinare, come se mi liberassi di qualcosa, non è un racconto piacevole o limpido, è sofferente e rispecchia la tortuosità dell’anima. L’ho sempre considerato così.
“Scrivere per se stessi o per gli altri.” A quale conclusione sei giunta?
Scrivere per se stessi. Non potrei mai scrivere per un pubblico che vuole sentirsi dire certe cose, o per una “commissione” da rispettare. Questo lo faccio come giornalista ma come scrittrice no, perché verrebbe meno il mio concetto di scrittura.
Perché consiglieresti di leggere “La contorsionista?”
In realtà non lo consiglio. Vedo “La contorsionista” come uno specchio di me, quindi sarebbe come entrare all’interno di me stessa. D’altro canto, per chiunque voglia farsi gli affari interiori di un altro, “La contorsionista” è perfetto e dovrebbe leggerlo.
Tre aggettivi per descriverti.
Passionale, ribelle, emotiva.
Grazie Aurora.
Federica Tarquini
“Talvolta penso che il paradiso sia leggere continuamente, senza fine.” Questa frase di Virginia Woolf mi rappresenta: sono una lettrice forte da sempre, spazio tra vari generi letterari, con una predilezione per gialli e thriller. Sono appassionata anche di scrittura e mi diletto come autrice di indovinelli, filastrocche, racconti per bambini, racconti per young adult, racconti per adulti (narrativa, gialli) e poesie.